Riferimenti alle normative vigenti. Definizione e funzione degli Istituti faunistici (L.N. 157/92). Organizzazione e strumenti operativi degli organismi di gestione della fauna selvatica. Danni da fauna e loro mitigazione. Miglioramenti ambientali a fini faunistici. Allevamento di selvaggina: estensivo, semiestensivo ed intensivo. Tecniche di allevamento e gestione degli animali allevati in funzione della destinazione produttiva: ungulati, lepre, fasianidi. Cenni su mercato selvatici in Italia
Normative vigenti in materia (comunitarie, nazionali e regionali). Appunti delle lezioni, messi a disposizione dal Docente. Altri testi e materiale di consultazione e approfondimento disponibili presso il Docente o presso la Biblioteca della Scuola di Agraria.
Obiettivi Formativi
Il corso fornisce le conoscenze sugli Istituti faunistici e loro funzioni, e sui criteri ed i principali strumenti per la corretta gestione della fauna selvatica, a vita libera o in allevamento. Fornisce inoltre i principali elementi teorici e tecnico-applicativi per l'allevamento delle specie selvatiche di interesse venatorio.
Gli studenti apprenderanno organizzazione e funzioni degli istituti pubblici e privati che gestiscono la fauna selvatica a vita libera ed acquisiranno i criteri e le tecniche relative ai differenti sistemi di allevamento della selvaggina, in funzione della specie allevata e delle finalità produttive. Gli studenti impareranno ad operare nella pratica relativa agli strumenti per il monitoraggio e la gestione della fauna selvatica a vita libera e nella pratica dell'allevamento di specie selvatiche, secondo corretti criteri di produttività ed economicità dell'allevamento e nel rispetto del benessere animale.
Prerequisiti
Per una ottimale acquisizione dei contenuti del corso e per la successiva preparazione dell'esame sono assolutamente raccomandati come propedeutici i corsi di:
Morfologia e fisiologia della fauna.
Fauna omeoterma.
Nutrizione e genetica animale .
Metodi Didattici
Il corso fornisce 6 CFU
Numero di ore totali del corso:
6 CFU x 25 ore = 150 distribuite come segue:
Numero di ore relative alle attività in aula (lezioni): 32;
Numero di ore relative ad attività di esercitazioni (in aula e in campo): 16;
Numero di ore relative ad attività seminariali: 0-6;
Numero di ore per studio personale e altre attività formative di tipo individuale: 100.
Altre Informazioni
Frequenza delle lezioni ed esercitazioni: non obbligatoria ma fortemente consigliata.
Strumenti a supporto della didattica
Videoproiettore, PC. Esercitazioni in aula, campo ed in azienda. Non sono previste prove in itinere
Modalità di verifica apprendimento
L'esame è orale e consiste in un colloquio con lo studente sugli argomenti trattati durante le lezioni e le esercitazioni.
Con almeno due domande, viene valutata, oltre alla preparazione, la capacità dello studente di collegare in autonomia gli aspetti collegati negli argomenti trattati e di conoscere e indicare i relativi contesti di applicazione pratica di quanto esposto.
Programma del corso
Contenuti del corso (programma dettagliato):
Riferimenti alle principali normative vigenti in materia di gestione e allevamento della fauna selvatica (di interesse venatorio).
Definizione e funzioni degli istituti faunistici. Organizzazione degli organismi di gestione della fauna selvatica. Criteri di definizione della vocazione faunistica del territorio e strumenti operativi per la valutazione ed il monitoraggio delle sue diverse componenti. Metodi di stima della consistenza delle popolazioni animali. Capacità portante e sua importanza per la gestione faunistica. Danni provocati dalla fauna selvatica alle attività antropiche e possibili strategie di contenimento. Miglioramenti ambientali a fini faunistici.
Generalità sull’allevamento delle specie selvatiche e cenni di tassonomia. Gli ungulati selvatici allevati in Italia, cenni sulle caratteristiche morfologiche, fisiologiche e comportamentali. Tipologie di allevamento: intensivo, semi intensivo ed estensivo. Tecniche di allevamento legate alla destinazione produttiva degli animali. Gestione degli animali allevati. Scelta dei riproduttori. Alimentazione ed integrazione alimentare di soccorso. Cenni sul mercato della selvaggina ungulata in Italia. Progettazione ed esecuzione di impianti per l'allevamento di ungulati selvatici.
L’allevamento della lepre. Collocazione dell’allevamento e strutture. Accasamento dei riproduttori. Allevamento e cura dei leprotti. Alimentazione e ciecotrofia. Igiene e profilassi.
Allevamento dell’avifauna. Scelta ed accasamento dei riproduttori. Incubazione artificiale ed esame delle cause che possono ridurre la percentuale di schiusa. Alimentazione ed allevamento dei fasianidi nelle successive fasce di età. Tecniche per il rilascio degli animali in natura, finalizzate all’aumento del tasso di sopravvivenza.